E' il più grosso
centro della pedemontana, posto allo sbocco delle valli del
Cellina e del Colvera. Maniago è dotato di una moderna
zona industriale cresciuta sull'antica e tradizionale lavorazione
delle lame risalente almeno al Rinascimento.
L'arte dei coltellinai è stata ed è talmente
diffusa che una sezione apposita del Museo Provinciale della
vita contadina è dedicato alla lavorazione del ferro
e del legno mentre un intero museo (il Museo dell'arte fabbrile
e delle coltellerie presso l'ex filanda di Maniago) è
dedicato a questa attività artigianale. Da un punto
di vista turistico la cittadina offre: l'ampia piazza Italia
con il leone marciano affrescato da P. Amalteo sulla facciata
di Palazzo Attimis, con la caratteristica fontana e la loggia
del XVII secolo; i ruderi dell'antico castello con la chiesetta
comitale del XIV-XV secolo; vaste aree verdi private e pubbliche;
la possibilità di effettuare facili escursioni.
Di grande interesse storico-architettonico è il duomo
romanico-gotico di San Mauro risalente all'epoca franco-longobarda
e a noi giunto nel rifacimento del 1488. Al suo interno sono
custodite varie opere d'arte: il rosone, le quattro acquasantiere,
una fonte battesimale, quattro statue lignee, gli affreschi
del coro e la pala di P. Amalteo sono rinascimentali. Varie
pale, di C. Ferrari, G. Bombelli, I. Fischer, T. Vecellio,
G. Cosattini, sono barocche. Risalgono al Settecento, invece,
le pale di L. Candido, G. Brusaferro, G. De Gobbis, un altare
marmoreo di G. Cavalieri e i portali di accesso al cortile.
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